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Il libro è disponibile solo in versione italiana

(only Italian version)

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Se interessati, scrivetemi per verificare la disponibilità e prezzo.

CIAD Attimi di vita quotidiana

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Realizzare un libro fotografico, perché?

Diverse, molteplici e magari un po’ scontate le motivazioni che mi verrebbero da citare, ma una su tutte prevale e rappresenta, in un certo senso, il filo conduttore di questo lavoro: “Un’Africa bella da vedere e da vivere”.

Il libro si articola in sei capitoli principali (escludendo l’introduzione e la conclusione), che vogliono offrire uno scorcio della quotidianità tra differenze etniche e culturali, pratiche ancestrali di nomadismo e transumanza, aspetti di vita famigliare e comunitaria, per terminare con una parte dedicata alla fauna locale. 

Ho selezionato immagini che, a mio parere, danno un’idea diversa di un Paese che, per troppo tempo, è stato “taggato” come paradigma negativo, in un continente già di per sé stigmatizzato da troppi luoghi comuni. Un Ciad quindi bello da vedere e da vivere, non lo stereotipo del bambino denutrito o del contadino indigente, non immagini di carestie o di guerre, ma la fierezza e l’orgoglio di persone che si battono per vivere dignitosamente, di tradizioni e costumi antichi, di una natura esuberante e ancora misteriosa. In sintesi: immagini quotidiane di un paese straordinario.

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Il libro è disponibile solo in versione italiana

(only Italian version)

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Se interessati, potete trovarlo sulla piattaforma Blurb

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Forma cartacea a questo indirizzo:

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Come e-book a questo indirizzo:

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Colori di TUNISIA

 

Questo libro non ha nessuna ambizione se non quella di mostrare alcuni dei numerosi volti di un paese magnifico e sorprendente in ogni sua manifestazione. 

Ho voluto raccogliere in questo volume le immagini a mio parere più belle e a me più care dei luoghi visitati, in particolare dell'isola di Djerba e dei suoi dintorni nel sud del Paese, senza dimenticare alcuni scorci delle zone più a nord.

Cercando di creare un filo conduttore, naturalmente e senza forzatura alcuna, il motivo dominante si è auto rivelato ed il COLORE si è imposto come elemento d'unione e chiave di lettura principale. Ed è così che le immagini hanno trovato il loro spazio naturale, una dopo l'altra in un racconto visivo che dal mare passa al deserto, attraverso l'oasi, le manifestazioni naturali e le espressioni umane.

I COLORI della Tunisia toccano il cuore e le immagini qui proposte non sono che un'infima rappresentazione della realtà. Ma il desiderio di poterle rivedere ad ogni istante, seppure nella forma virtuale di carta stampata, ha sollecitato la mia pigra indole, nello sforzo di realizzare qualcosa di più di una foto-ricordo.

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Il libro è disponibile solo in versione italiana

(only Italian version)

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Se interessati, scrivete a Marino Zecchini

 

marino.zecchini@libero.it

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per verificare la disponibilità e prezzo.

SAHARA Tunisino: guida ai pozzi e alle sorgenti

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(di Massimo e Marino Zecchini)

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Nello scrivere questo libro ci siamo proposti lo scopo di produrre un manuale, una piccola enciclopedia utile a coloro che desiderino conoscere il deserto tunisino nelle sue molteplici manifestazioni. Quattro sono i temi sviluppati: il territorio, la flora e la fauna, gli uomini e la storia, oltre a cinque itinerari tematici per offrire ai viaggiatori uno strumento di esplorazione di questa porzione di Sahara.

Questo libro è l’insieme di dati, di informazioni e di documenti che abbiamo raccolto in numerosi anni, durante i quali i pozzi e le sorgenti sono stati i nostri punti guida, a cui arrivare o da cui partire verso nuovi orizzonti. Palme e dromedari sono stati nostri compagni e gli uomini del deserto i nostri fratelli.

Uno studio che è stato affascinante non solo per sua natura, ma come momento di acquisizione delle radici antropologiche, etniche e storiche dei popoli che abitano oggi il deserto tunisino. L’esplorazione di una cultura “altra” al fine di conoscere meglio la propria attraverso il confronto.

Con questo libro ci siamo sforzati di dare una risposta alle domande di chi vuole studiare e percorrere il Sahara per conoscerlo e viverlo così com’è capito e vissuto dalla gente beduina, al fine di porsi in leale confronto con una realtà etnica diversa senza pregiudizi conflittuali.

Il nostro vorrebbe essere un “itinerario scientifico” dentro una dimensione poco conosciuta, una documentazione volta a fissare un presente prima che svanisca la possibilità della testimonianza degli uomini di questa generazione, ultimi viventi di un cambiamento epocale.

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CENTOSEI per Yaroungou

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Un racconto fotografico della mia permanenza in Ciad durante il mio lavoro in un campo di rifugiati centroafricani. Centosei sono le foto in totale dedicate al campo di Yaroungou.

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L'e-book é disponibile su Blurb a questo indirizzo

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Il libro è disponibile solo in versione italiana

(only Italian version)

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Il libro é scaricabile in versione pdf al seguente indirizzo

Produrre latte in Africa subsahariana

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(di Massimo Zecchini e Anna Cantafora)

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In Italia mancano testi speci!ci sulle produzioni agro-zootecniche nei Paesi tropicali in genere e più specificamente in Africa. Nella pratica si è obbligati a rivolgersi a testi stranieri, non sempre facilmente reperibili e talvolta ostici a chi si trova in una fase iniziale di una probabile carriera rivolta alla cooperazione allo sviluppo o alla ricerca in ambito tropicale.  La scelta di dedicare un volume alla produzione del latte in Africa subsahariana è stata dettata dall’importanza che questo prodotto riveste all’interno di tutti i popoli pastori africani. La cultura del latte ha uno spessore storico che affonda le sue radici !n agli albori della storia in seguito alla domesticazione degli animali. Le società pastorali africane, sviluppatesi in ambienti non facili per la sopravvivenza dell’uomo, hanno potuto adattarsi riuscendo a sopravvivere anche grazie al latte dei loro bovini. Il latte è utilizzato sia come base dell’alimentazione sia come merce di scambio. In questo contesto esso assume un significato centrale all’interno di queste società; ad esempio, la parola kossam nella lingua dei Peuhl (etnie di pastori) significa “ciò che è migliore”.  La produzione di latte, la sua trasformazione e la commercializzazione dei pro- dotti da esso derivati costituiscono oggi argomenti attuali e che sempre più rientrano tra le attività di progetti di sviluppo e di ricerca sia in un contesto di cooperazione che imprenditoriale.  Accanto a un modello di produzione secondo regole che si tramandano da secoli, si sta oggi sviluppando un sistema moderno e competitivo che cerca di rispondere alle esigenze del mercato e dei grandi agglomerati urbani. Tuttavia all’interno di questi processi di modernizzazione, nella maggior parte dei casi, sono presenti ancora forti elementi tradizionali che avvicinano il latte contemporaneamente ai concetti di tradizione e modernità, ereditando nel corso della storia un significato di elemento ancestrale, ma anche di simbolo industriale e tecnologico. In questo volume abbiamo tentato di sintetizzare le informazioni raccolte in alcuni anni di esperienza in Paesi dell’Africa subsahariana sulla filiera latte. Abbiamo introdotto i risultati di esperienze professionali non solo personali ma anche di altri colleghi che si occupano delle medesime tematiche. Abbiamo inserito in!ne una bibliografia più di tipo divulgativo che esclusivamente scientifica, con una attenzione particolare alle risorse della rete internet, che diventano oggi sempre più di facile accesso e dai contenuti interessanti. 

Speriamo che il lavoro fatto possa essere di aiuto a chi necessita di una base informativa preliminare per meglio comprendere le diverse realtà della filiera latte nei Paesi a sud del Sahara. 

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